E' bello pensare che dove finiscano le mie dita debba cominciare in qualche modo una chitarra. Fabrizio De Andrè.

lunedì 21 marzo 2011

Mostra dei lavori Patchwork di Claudia Belluzzi

Questo fine settimana Claudia Belluzzi ha fatto una mostra al Maglio di Ghirla. Per sapere chi è Claudia ecco il suo sito:

Avevo visto i suoi lavori sull'ultimo numero di MagicPatchwork, e due anche alla fiera di Vicenza, anche se nel numero spropositato di quilt mi ero persa giusto quel particolare di chi fosse l'autrice... una vicina di casa, abile ed esperta quiltista, insegnante pluripremiata, con cui mi son sentita alcune volte ma che non ero mai riuscita ad incontrare di persona... sabato mattina finalmente sono riuscita a stringerle la mano!!!

Ma partiamo dall'inizio. Abito da pochi anni in questa zona e pur essendo il maglio proprio sulla strada in realtà non sapevo neanche della sua esistenza. E' un edificio caratteristico, rimaneggiato ma sostanzialmente storicamente valido.

Non ho fatto foto esterne all'edificio, ma su internet ne ho trovate di carine, riporto solo questa


Appena fuori dal maglio scorre un torrentello, e incredibilmente a pochi passi dalla provinciale, affacciandosi su questo piccolo rivo, mentre facevo retromarcia per parcheggiare... la prima sorpresa: un germano reale nel suo abitat...


Questo piccolo animaletto mi colpisce molto perchè so che tra i Quilt fatti da Claudia c'è proprio uno scorcio con una coppia di anatre molto realistico.

Le foto non sono molte, le ho pubblicate in un album FB, ecco il link con tutte le foto:
Album Claudia Belluzzi

Qui ne riporto solo 3, tra quelle che mi sono piaciute di più

Fertilitas e Oasi, proprio il soggetto delle foto fatte sopra


 Riflessi e riflessioni

Tra poco metterò sempre nella cartella di foto su FB una scelta tra i particolari tecnici e pittorici.

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Per chiudere il post, per ricordarlo così per sempre:

Ciao Micio! Mi mancherai tanto...


Negli ultimi tempi non ti ho potuto coccolare, qualche carezza, qualche grattino... ma oramai ti eri inselvatichito. Però quando ti ho raccolto sulla provinciale di Grosseto, nel 2003, eri una pallina che stava in una mano... Quante dormite che ti sei fatto sulla mia pancia, al sole sulla sdraio in balcone oppure sotto la coperta d'inverno. Eri nero come un gatto di strega, come il gatto che ho sempre desiderato da bambina...

1 commento:

  1. Non ci siamo viste per poco. La prossima volta ci mettiamo d'accordo.
    ciao ciao

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