E' bello pensare che dove finiscano le mie dita debba cominciare in qualche modo una chitarra. Fabrizio De Andrè.

mercoledì 10 agosto 2016

Donna albero - scheda


Dimensioni: 24" x 28" (circa 61 x 71 cm)

Tecnica: pittorico-confetti con bo-nash fuse it power (albero), pittorico appliquè con biadesiva (donna), free motions

Materiali utilizzati: fondo tessuto di cotone hand made tray dye con procion, scraps di cotone americano e seta per l'albero, sete per il corpo di donna, cotone batik per l'ombra scura, lana cardata finlandese in tre sfumature per i capelli, binding in cotone americano. Imbottitura in cotone Tuscany. Free Motions con filati Cieffe (cotone makò 40 e Brildor sintetico sfumato)

Sylvia Plath - Io sono verticale - Donna albero - Terminato

 Terminata anche la quiltatura:





Aggiunta della lana cardata di tre toni di marroncino per i capelli...




Particolare del tronco:


con il binding:




venerdì 5 agosto 2016

Sylvia Plath - Io sono verticale - Donna albero - WIP

 Io sono verticale

Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
così da poter brillare di foglie a ogni marzo,
né sono la beltà di un'aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali.
Confronto a me, un albero è immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa:
dell'uno la lunga vita, dell'altra mi manca l'audacia.

Stasera, all'infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo piu' perfetto -
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata è per me piu' naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.

Sylvia Plath 1932 - 1963

Poco più di due mesi fa ho conosciuto le poesie di Sylvia Plath...
mi hanno particolarmente colpito, a me che ho sempre detto di detestare la poesia... la scuola si limita a farti studiare i grandi poeti dei secoli passati ma ignora completamente un sacco di autori contemporanei.

Non sono belle poesie... anzi! Sono poesie terribili, piene di dolore, di sofferenza, di solitudine e richiesta di aiuto inascoltate... eppure qualcosa mi hanno fatto scattare... è bastato leggere le prime trovate in rete per cominciare a buttar giù schizzi sul quadernone nero...

Così una decina di giorni fa mi sono messa e ho cominciato il primo. Sono fermamente decisa ad usare le stoffe tinte da me per gli sfondi e poi seguirò cosa mi suggerisce la fantasia al momento...

Non mi interessa che piaccia, lo sento mio come mai ho sentito un altro lavoro, è ancora da finire, ma la base è terminata:

Per il tronco dell'albero ho usato striscioline di stoffa americana tagliate a mano libera e disposte sopra una spolverata di colla in polvere Bo-Nash.
Ho usato la Freezer per avere "il negativo" da riempire con i marroni.


Per il corpo di donna ho utilizzato un'immagine di Martha Pacheco presa in rete, specchiata, modificata nei contrasti e ridotta a 5 colori


Particolare: