E' bello pensare che dove finiscano le mie dita debba cominciare in qualche modo una chitarra. Fabrizio De Andrè.

domenica 6 novembre 2011

05 novembre 2011 - Ristorante Da Maria Castello di PieroSara. Genga Stazione (AN)

Impatto iniziale: ambiente caldo accogliente, tavoli apparecchiati da ristorante alto livello (wow! tovaglie blu e bianche, molto fine ma non troppo impegnativo da mettere in soggezione noi in jeans e felpa)
Televisione accesa ma a bassissimo volume (finalmente! sembrava che la tv a volume esagerato fosse una regola...). Personale estremamente professionale e preparato.

Menù: molto ricco, scelta imbarazzante, vorresti provare di tutto. Antipasti molto golosi, specialità di cinghiale, tartufo e funghi porcini, taglieri. Primi solo con pasta fatta in casa! Dalla pasta ripiena alle tagliatelle, dai fagottini, a paste speciali. Secondi di carne di ogni tipo, ma anche pesce. Carta dei vini lunghissima. carta dei dolci molto fornita.

Ordiniamo: antipasto della casa, pincianelli taleggio e radicchio per me, tagliolini di castagne e salsiccia per lui. Acqua, 1/4 vino della casa (rosso fogliano), e due caffè d'orzo alla fine. Il dolce proprio non ci sta fisicamente nella pancia...

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La prima sorpresa arriva con il cestino del pane. Oltre al pane affettato classico ci sono due palline di pane ripieno con  un'oliva e altre due palline con dentro una mezza noce intera. Le palline sono salate in superficie e morbide e croccanti, tiepide, fraganti... buonissime! Sicuramente da provare a rifare a casa in occasioni speciali.

Antipasto della casa: la foto parla da sola... crostini, frittatine, tortini, verdurine... un piattone che non finisce più.


Pincianelli radicchio e scamorza: i pincianelli sono una pasta senza uovo, simile a delle tagliatelle, ma più spessa. Il condimento era molto saporito, l'amaro del radicchio lega benissimo con i formaggi. Non so che dire di altro... piatto impegnativo, ho fatto fatica a finirlo. Che soddisfazione!








Tagliolini castagne e salsiccia: pasta cotta la punto giusto, saporita, nonostante Ernesto non apprezzi tantissimo il condimento "da raccogliere" cioè che si fa fatica a tirar su insieme alla pasta, la qualità delle castagne hanno compensato, la salsiccia dava corposità, faceva da legante tra la pasta e i pezzettoni di castagna. Veramente buono!


Vino: molto ruvido sulla lingua, Erny non è riuscito ad apprezzarlo subito, poi accompagnato col primo ne è rimasto pienamente soddisfatto.

Caffè d'orzo: unica nota dolente, ma si sa che il caffè d'orzo è difficile da fare veramente buono. Molto lungo, quasi insapore.

Liquore amaro d'erbe: offerto dalla casa, amaro, molto amaro, ma buono e digestivo.

Tot: 39,20€
Prezzo ottimo direi!
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Servizio veloce, cortesissimo, efficiente e preparato!

Il paese del Ristorante prende nome da una struggente leggenda riportata nell'ultima pagina del menù:
(clicca sulla foto per allargarla)



1 commento:

  1. Ciao Aurora, mi fa piacere che la cucina marchigiana ti abbia conquistato!
    Questo menu è ottimo, ma la prossima volta devi provare il pesce della costa, ok? ;-)
    Che pazienza tu e il tuo sposo ad aggiornare quotidianamente il blog col racconto del viaggio... bravi! e tanti auguri!
    Morena da Ancona

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