E' bello pensare che dove finiscano le mie dita debba cominciare in qualche modo una chitarra. Fabrizio De Andrè.

domenica 6 novembre 2011

05 novembre 2011 - Le Grotte di Frasassi

Prima di tutto: dentro alle grotte non è possibile fare le foto perchè il consorzio si riserva l'esclusiva... ma le grotte sono o non sono un patrimonio di tutti??? Da quando in qua la natura può essere privatizzata così?
Ho capito che il consorzio ha investito soldi per rendere le grotte accessibili al grande pubblico, ma non trovo giusto non poter fare le foto... avrei voluto fermare nella mia digitale l'attimo che mi ha colpito, l'angolazione che mi ha tolto il fiato, la goccia d'acqua fredda nel collo che mi ha fatto sussultare...
Magra consolazione della guida "tanto non vengono bene le foto in grotta con le normali digitali..."
Altra nota negativa: il prezzo per l'ingresso non è certamente economicissimo... anche se lo spettacolo ripaga, questo va considerato.

Ho trovato il sito internet dove Giancarlo Cappanera, uno degli scopritori racconta come è stata scoperta la grotta. Nel leggerlo emozione e pelle d'oca

Vabè... andando affangoogle di foto delle Grotte se ne trovano parecchie...

Mi limiterò quindi a parlare della nostra espoerienza turistica in grotta, senza poter riportare foto.

Alle grotte si accede attraverso un tunnel artificiale costruito per il pubblico. Ci sono tre cancelli da passare, a chiusura stagna per non contaminare l'aria dentro le grotte. La temperatura è di 14 gradi, l'umidità altissima, ma non si sente poi molto il freddo. Tutta la passeggiata, che è lunga circa un chilometro e comodamente fatta da una passerella in cemento, con gradini e corrimano.
La prima grotta è immensa, è chiamata Abisso Ancona. La guida dice che potrebbe starci dentro l'intero duomo di Milano. Devo ammettere che ho sentito un po' di sgomento davanti a tanta vastità... non si riesce ad avere un'idea delle distanze ne delle proporzioni. Tutto sembra piccolo e vicino, ma quando la guida per farci rendere conto delle proporzioni illuminava stalattiti o stalagmiti con misure e distanze si rimaneva davvero sbalorditi...
E insospettabilmente ho provato le vertigini a guardare verso l'alto...

La seconda sala è chiamata sala 200 perchè è quasi un corridoio lungo 200 metri, con stupende cascate, che sembrano congelate, di carbonato bianco luccicante, laghetti solidi che sembrano friabili ma che hanno la consistenza del marmo, pozzi e budelli, anfratti, e colonne, vele di carbonato che sembrano fette di pancetta e lardo, stalattiti che sembrano enormi piatti di pancake, sassi che sembrano ricoperti di burro fuso e poi solidificato... insomma.. la mia fantasia sembra dover trovare similitudini culinarie in ogni formazione rocciosa, eppure non ho fame!!!

Le sale si susseguono una dopo l'altra, le candeline, l'orsa, la sala dell'infinito... le formazioni  calcaree sono fantastiche, le concrezioni suggeriscono immaginari animali, volti, profili, oggetti... la natura è meravigliosa!!!

Il percorso dura più di un'ora, ma non mi accontento... vorrei rimanere dentro ancora e ancora e godermi ogni singolo pezzettino di formazione bianca e rossastra, ogni stalattite, ogni stalagmite, ogni sassetto.

Uscendo scarico la mia voglia di far fotografie fissando i dintorni della gola... il fiume ha scavato incessante per quanti anni?


Che paesaggi meravigliosi


Qui vedo le narici di qualche animale...


Vogliamo tornarci e magari la prossima volta fare il percorso più semplice con l'attrezzatura fornita dall'organizzazione... chissà...

Nessun commento:

Posta un commento