E' bello pensare che dove finiscano le mie dita debba cominciare in qualche modo una chitarra. Fabrizio De Andrè.

sabato 26 marzo 2016

GelliPlate - prove pannello ancora senza nome...

 Avevo in mente da un po' un pannello di questo genere su donne e violenza... ma ancora nessun nome tra quelli pensati mi convince... verrà da sé durante il lavoro o anche alla fine... spero...

Acrilici acquistati presso il Cipir (briko) della zona, non è il posto più economico, in rete si trovano a meno, ma almeno li vedo di persona e mi scelgo i colori che voglio.


Visto che il gelplate homemade è venuto male, non è funzionale e ha bisogno di molto lavoro ho lasciato perdere e ho acquistato in un momento di pazzia quello "professionale"... molto bello! Non si spacca, si pulisce facilmente, non si graffia, non si incide... soddisfatta di aver speso così i soldi.


Primo pannello, non ho fatto caso subito che era piegato e quando me ne sono accorta la luce naturale era oramai troppo fioca, con la luce artificiale i colori vengono molto più spenti e non rispecchiano la realtà::


Secondo pannello, la luce bianca centrale è data da un'interruzione dello sfondo. Ho colorato il fondo in più riprese dato che la misura del GelliPlate è meno di un quarto rispetto alle stoffe utilizzate in questi lavori. Al momento ero indecisa se tentare di riempire, poi ho lasciato il bianco e alla fine mi piace, da una "luce" che mi piace moltissimo


Una volta tolte le mascherine (le donnine sono ritagliate da una rivista di moda in carta patinata molto spessa) rimaneva l'impronta che ho riportato su una striscia bianca che avevo tra i ritagli, non è stato pensato, ma anche di questo ne sono rimasta molto soddisfatta

 

 Direi che come primo esperimento serio sono molto contenta, non ho ancora provato a stirare e non penso laverò il tessuto visto che diventeranno pannelli da appendere e non quilt da mettere sul letto

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